Come non farsi male da soli


 

Come non Farsi Male da Soli

Gary Seigel

Manuale di autocontrollo – Strategie, segreti, consigli per evitare di parlare a sproposito

Avallardi

ISBN: 9788878871861

Prezzo € 12,50

Comprami!

A chi non è capitato di dire qualcosa di cui poi si è amaramente pentito? Questo libro insegna a controllarsi nelle situazioni critiche ma anche ad impostare le giuste strategie di comunicazione, a riparare a gaffe ed errori e, cosa ancora più importante a chiedere scusa dopo una situazione imbarazzante.

Per prima cosa occorre stabilire un obiettivo e poi parlare pensando al nostro interlocutore, imparando a separare i fatti dai giudizi e in base a questo stabilire quale è la cosa giusta da dire.

Il tutto si riassume nella formula E + R1 = R2; Evento + la nostra Reazione all’evento determina il Risultato.

Per non farsi male da soli occorre controllare i propri pensieri negativi, le voci che ci portano all’autosabotaggio, le classiche profezie che si autoavverano che ci raccontiamo.  Occorre non farsi condizionare dalle esperienze passate né dalle profezie negative del futuro. L’atteggiamento è tutto.  E’ utile prendersi una pausa per visualizzare il risultato che si vuole ottenere e fare chiarezza su ciò che si vuole dire. I comportamenti derivano dalle sensazioni, che, a loro volta, dipendono dai tuoi pensieri. Attraverso le espressioni positive e le visualizzazioni puoi imparare a interpretare la parte, ad agire come desideri perché pensi quello in termini positivi rispetto a quello che vuoi ottenere.

Ascolta  e fatti ascoltare. Partiamo da quest’ultimo aspetto. Usa frasi semplici e concrete, costruisci immagini memorabili e emozionanti, incuriosisci e stupisci con dettagli inattesi. Riassumi e spremi il succo del discorso. Cosa vuoi che venga fatto dopo quello che hai detto?

Ascolta: fai domande, comprendi i desideri, riformula ciò che viene detto, conferma e ripeti, mantieni il contatto visivo, riconosci i sentimenti come prima cosa, poi affronta i fatti.

Per farsi comprendere occorre adeguare il messaggio all’interlocutore, personalizzando il discorso, capire la persona che si ha difronte. E’ diretta  (dominante) o indiretta (passiva), aperta (socievole) o chiusa (tranquilla), paziente o impulsiva, conformista o fuori dagli schemi? 

Esistono degli schemi che possono aiutarti ad affrontare situazioni difficili:

– Desiderio (cosa voglio) – Ostacolo (cosa mi impedisce di ottenerlo) – soluzione  (come supero l’ostacolo)

– Comportamento (descrivere il comportamento notato e le conseguenze) – Correzione (quali aspetti sono da correggere?) – Atteggiamento (accordo e impegno)

– Sentimento (riconoscere il sentimento dell’altro) – Empatia (mostrare comprensione) – Comunicazione (proporre una strada diversa)

Imparare i copioni può essere molto utile per affrontare le situazioni difficili.

Altri consigli: parlare in prima persona e evitare i termini assoluti (sempre, mai, devi, …), esprimere i propri sentimenti, affrontare un argomento alla volta, individuare il pensiero nascosto dietro il comportamento, osservare il linguaggio del corpo dell’altro e gestire il proprio.

Atteggiamento con le persone difficili: quelle che controllano pedissequamente, perdono le staffe, tradiscono la fiducia, fanno favoritismi, non comunicano o comunicano troppo, non forniscono feedback, non riconoscono il lavoro e i progressi.

Consigli: conoscere la loro storia (aiuta a comprenderle), comprendere il punto di vista dell’altra persona e farle capire che lo si è compreso e poi decidere se vale la pena di cedere o comunque mantenersi sulle proprie posizioni. Se si mostra di comprendere l’altro è più facile che l’altro comprenda noi.

Nelle discussioni occorre tenere conto che sono sempre coinvolti tre aspetti: ciò che è accaduto (i fatti), ciò che si prova (i sentimenti e le emozioni), la percezione della nostra immagine (l’identità) . Questi tre aspetti vanno considerati dal punto di vista nostro e dell’altro.

Se occorre è meglio “sbollire” prima di affrontare la discussione, è sempre meglio essere specifici e porre limiti ben chiari all’invasione dell’altro esprimendoli in modo spersonalizzato e oggettivo. Evitare di prendersela sul personale, fare domande e chiedere aiuto all’altro per trovare una soluzione.

Adottare le tecniche e i processi del coaching:  individuare il problema, condividerlo, concordare una soluzione, verificare che la soluzione sia messa in pratica, riconoscere il cambiamento.

Controllare il linguaggio del corpo aiuta nelle situazioni difficili: sorridere, adottare atteggiamenti e posture “aperte”, inclinarsi verso l’interlocutore, mantenere il contatto visivo, annuire.

Il corpo tradisce i pensieri ed è molto difficile da controllare: la cosa migliore per non farsi tradire dal corpo è controllare i propri pensieri.

Evitare le battute fuori luogo o politicamente scorrette.

La comunicazione elettronica favorisce le incomprensioni. Evitare di essere troppo sintetici. Se la mail è “bollente” attendere prima di inviarla (un buon consiglio è di no mettere il destinatario prima di aver riletto il messaggio e se necessario, dopo averlo fatto decantare nelle bozze).

Regole di un buon messaggio e-mail:

Prima di tutto il inserire il messaggio (cosa si vuole dire e perché), poi l’azione (cosa vuoi che il lettore faccia), fornisci i dettagli ossia tutto quello che deve sapere per agire, allegare eventuali documenti di approfondimento.

Rileggere! Anche a voce alta e a ritroso frase per frase.

Se si deve dare notizia negativa, inserire per prima cosa un messaggio positivo, inserire, senza troppi giri di parole , la notizia negativa, suggerire eventuali alternative.

Come risollevarsi da una gaffe:

Ammettere l’errore assumendosi le proprie responsabilità, chiedere come poter riparare e ascoltare.

Gary Seigel

Manuale di autocontrollo – Strategie, segreti, consigli per evitare di parlare a sproposito

Avallardi

ISBN: 9788878871861

Prezzo € 12,50

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